giovedì 27 maggio 2010

l'eleganza del riccio


"Ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza,ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci,animaletti fintamente indolenti,risolutamente solitari e terribilmente eleganti."


Muriel Barbery

martedì 18 maggio 2010

l'importanza di chi c'è dentro...


uno dei miei piu grandi difetti è quello di affezionarmi troppo ai luoghi che rappresentano o hanno rappresentato un momento particolare della mia vita.

Di solito mi succede quando sono consapevole che probabilmente non rimetterò mai piu piede in un posto che ha segnato, anche in minima parte,la mia vita,e mi assale un senso di tristezza che ormai sono abituata a riconscere e con il quale convivo per un pò,fin quando un altro luogo non non reclama il suo spazio.

A volte anche un semplice,piccolo e accogliente "nido" di 4 mura può lasciare un segno indelebile nella mente di una persona...e quel nido, nella mia mente e nel mio cuore, il segno l'ha lasciato......



....qualcuno OGGI capirà.....
ricorda: non importa chi c'è o cosa c'è dentro una stanza,importa quanto c'è (quest'è per te ... )

mercoledì 12 maggio 2010

a volte un libro....


voglio riportare su questo blog un tratto del libro che sto leggendo in queste notti,il significato di quello che vorrei dire è racchiuso tra queste righe e non c'è bisogno di nessun'altra spiegazione...


"dimmi come mai è così importante leggere,secondo te.A cosa può servirmi la storia di uno che è vissuto anni prima di me,in una città lontana migliaia di chilometri?con tutti i problemi che ho,perchè dovrei fare la fatica di leggere?"


"se leggere per te è fatica,fai bene a non farlo."


"leggere mi renderebbe una persona felice?non credo,i problemi della vita non li risolvo certo leggendo ma lavorando."


"hai ragione,spesso però la felicità e l'infelicità sono legate anche agli strumenti che uno ha per affrontare le cose."


"si ma i problemi sono pratici, non di testa"


"ma è con la testa che li risolvi,a volte.Non voglio insistere però sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. E' un apertura verso il mondo,è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono, e che rischiano di non essere viste. Ci fa scoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste,quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma,trovare una descrizione a ciò che facevi fatica a riassumere.

Nei libri le parole di altri risuonano come un'eco dentro di noi perchè c'erano già. E' la conoscenza di cui parlava Platone,quella che già ci appartiene,che è dentro di noi,non importa se il lettore è giovane o vecchio,se vive in città o in un villaggio sperduto nelle campagne,così come è indifferente il tempo,presente o un futuro immaginario,il tempo è relativo e ogni epoca ha la sua modernità,e poi leggere è bello,punto."

lunedì 10 maggio 2010

lo que...

"Lo que me gusta de tu cuerpo

es el sexo.

Lo que me gusta de tu sexo

es la boca.

Lo que me gusta de tu boca

es el la lengua.

Lo que me gusta de tu lengua

es la palabra."



Julio Cortàzar

venerdì 7 maggio 2010

dannato internet....


la domanda nasce spontanea....

( e il mitico Lubrano avrebbe risposto : "e la risposta è nnnnnnnnnon lo so! )

ma quando internet non era entrato nelle nostre vite in maniera così devastante come ci si rapportava con l'altro sesso??

prima era un gioco di sguardi,magari uscivi la sera e ti guardavi intorno con la speranza di riuscire a beccarlo o beccarla,e quando arrivava nel locale dov'eri anche tu venivi colto da un raptus di euforia che durava 5 minuti e non ci capivi piu niente, poi c'era il problema di scoprire il suo nome,per non parlare dei vari piani da escogitare per arrivare al suo numero di cellulare...

e quando riuscivi ad ottenerlo eeeeeee....partivano le seghe mentali...lo chiamo?aspetto che chimi lui/lei? gli mando un sms? e se non mi risponde? ok aspetto il suo...e via così per giorni....ed era divertentissimo! e poi il primo appuntamento,a volte un caffè,a volte un aperitivo...poi arrivava la cena....tutto con quell'agitazione addosso che,ditemi quello che volete,ma per me è una delle sensazioni piu belle!!!

e adesso?? adesso è cambiato tutto...

per la maggior parte delle volte c'è un bel monitor che si interpone fra due persone,tutto è diventato freddo,statico,privo di emozioni...ora SI CHATTA!! ma che verbo è CHATTARE?? oppure linkare,taggare...ma daiiiii,qualche anno fa ste cose nemmeno esistevano!!

non voglio passare per antiquata per carità,però io preferivo il passato,preferivo conoscere qualcuno per caso,e non perchè ha visto la tua foto sul profilo di un social network,preferivo essere fermata per strada,o in un locale e ricevere un complimento,invece di leggerlo sulla mia bacheca,semplicemente perchè più di ogni altra cosa,io preferisco guardare in faccia la persona con cui ho a che fare,preferisco sentire la sua voce,osservare come muove le mani,guardarla neglio occhi,riuscire a percepire cosa sta provando in quel momento,e tutto questo con un pc non posso farlo!!!

giovedì 6 maggio 2010

ho visto il vero amore...



proprio così....l'ho visto,quello vero,quello unico,quello che forse si vive una sola volta nella propria vita,ed è stato così bello che mi ha quasi dato fastidio,invidia?mmmh...forse,stima??...tanta!!


come al solito ero in ambulatorio ieri pomeriggio e aspettavo i soliti pazienti del mercoledì pomeriggio,di solito sono tutte donne,visto il tipo di visita,ma qualcuna di loro di solito viene accompagnata dal proprio compagno,dal marito,dal fidanzato,da qualcuno che possa starle vicino durante la visita; e ieri sono entrati loro: lui un uomo sulla sessantina con una faccia simpatica che mi ricordava un vecchio e buffo professore,aveva gli occhiali molto grandi,anni 70 credo,una camicia a quadri e un berretto come quello dei pescatori,la barba bianca,i baffetti ingialliti dal fumo e gli occhi furbetti,un tipo smilzo e molto simpatico,non uno dei soliti nonnetti rompiballe,una persona carina,gentile e molto colta visto che s'è ricordato che il 5 maggio è l'anniversario di morte di Napoleone e non la data della finale di coppa Italia.


Lei,una donna straniera,Peruviana per la precisione,sulla quarantina,timida,timidissima che a stento riusciva a parlare l'italiano,sempre con lo sguardo basso quasi spaventata da tutto,forse era impaurita per la visita alla quale stava per sottoporsi ma di sicuro molto diversa dal marito.


Sono arrivati in largo anticipo,li ho fatti accomodare in sala d'attesa e per tutto il tempo,tra una cosa e l'altra da fare ho avuto modo di osservarli...


erano meravigliosi,si sono tenuti la mano per tutto il tempo,o meglio,lui teneva quella di lei,e la accarezzava dolcemente,come se fosse la mano di una bambina di cinque anni,cercava di calmarla di trasmetterle un pò della sua tranquillità,e la guardava come si guarda la cosa piu preziosa che si possiede.


Sono stati così per circa un'ora...ogni tanto lui la faceva ridere,la distraeva e lei accennava un timido sorrivo,sempre con lo sguardo rivolto verso il pavimento.


che cosa ho visto di strano?


che cosa ho visto di diverso?


forse nulla...o forse tutto,


ho visto l'amore,quello vero,quello puro,e l'ho visto attraverso uno sguardo,una carezza un semplice sorriso ed è stato bellissimo.

lunedì 3 maggio 2010

...un film nella testa....uno splendido film........