lunedì 10 giugno 2013

io respiro il colore

Non so chi, o cosa io debba ringraziare il giorno in cui per la prima volta ho preso un pennello in mano. Da quel giorno sono una persona diversa. Quando mi sento ispirata, il più delle volte quando ho qualcosa da tirare fuori, allora in me si presenta quella forza, quell'energia che parte da dentro e che mi spinge a dipingere, a tirare fuori dal profondo dell'anima tutto ciò che solitamente non riesce ad uscire. Disegno, osservo la tela anche per ore se necessario, ci piango davanti, cancello e ridisegno, poi sfumo con i polpastrelli, e sfioro la tela come se fosse la pelle di un uomo, poi apro la scatola, quella di legno dove racchiudo il mio tesoro, per me inestimabile, i colori, e allora comincio a spremerli sulla tavolozza, a provarli, cercando i colori giusti, il tono adatto, fino all'esaurimento, fin quando non esce come dico io, anzi come dice il mio cuore, e allora, solo allora intingo il pennello e do vita a qualcosa che ancora non ha forma, perché tutto può cambiare anche in poco tempo, l'importante è dipingere, liberare quell'energia. Ho le mani ferme, non tremano, sono calma, respiro profondamente, e l'aria calda parte dal basso e la sento fino a quando non esce, e ad ogni respiro il colore esce dentro di me, respiro il colore... chissà se qualcuno riesce a capire cosa provo. Sono stanca, mi devo fermare, altrimenti rischio di rovinare quel momento, e allora poso i pennelli, asciugo la tela e intanto la osservo, la guardo mentre prende vita, pronta per il prossimo momento di magia.


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